Canaletto - Veduta del Palazzo Ducale di Venezia
Più di 370 immagini delle collezioni civiche veneziane sono
disponibili sulla piattaforma di Google Art Project: grazie al recente accordo
tra Fondazione Musei Civici di Venezia e Google Cultural Institute, la città
lagunare compie un indubbio passo in avanti sulla strada della
“democratizzazione” dell’accesso alla cultura e diventa la prima città in
Italia per numero di musei presenti sulla piattaforma del noto progetto di “galleria
virtuale” lanciato da Google nel 2011.
Da ogni parte del mondo, un vasto pubblico di appassionati,
studiosi o semplicemente curiosi potrà esplorare da remoto i capolavori delle
raccolte di importanti istituzioni veneziane: dalle opere di Tiziano, Veronese,
Tiepolo e Tintoretto di Palazzo Ducale ai dipinti di Canaletto e Longhi di Ca’
Rezzonico al Museo del Settecento Veneziano, fino al Centro Studi di Storia del
Tessuto e del Costume, ospitato presso Palazzo Mocenigo. Le immagini presenti
sulla piattaforma sono ad alta risoluzione: ciò significa poter osservare e
apprezzare anche i minimi dettagli dell’opera.
Dal suo lancio a oggi, i numeri del Google Art Project sono
cresciuti costantemente arrivando a oltre 57.000 opere messe a disposizione dai
musei di tutto il mondo, fra cui la Tate Gallery di Londra, il MoMa, gli Uffizi
di Firenze e i Musei capitolini di Roma. Il visitatore virtuale di questo
sconfinato “museo” aperto alla libera fruizione del pubblico, potrà creare la
propria personale collezione d’arte e condividerla attraverso i social network.
In Italia, hanno aderito al progetto, fra gli altri, il Poldi Pezzoli e il
Museo Diocesano di Milano, i Musei di Strada Nuova di Genova, la Fondazione
Musei Senesi e Venaria Reale a Torino.
E’ sempre più diffusa la consapevolezza della centralità
delle nuove tecnologie nel favorire la crescita di un settore, come quello
della cultura, che ha un ruolo strategico per lo sviluppo del Paese. Il 13
aprile scorso il Ministro Franceschini ha incontrato sovrintendenti, direttori
di poli museali, archivi e biblioteche del Mibact per un confronto sulle
strategie di intervento che il governo intende promuovere in materia di cultura
e turismo.
E’ emersa la necessità di introdurre sistemi di agevolazione e
vantaggio fiscale per chi investe in arte, di incentivare gli atti di
liberalità e la partecipazione dei privati nella valorizzazione del patrimonio
culturale. Fra gli obiettivi evidenziati dal Ministro anche la sfida della
digitalizzazione “sia per la cultura che per il turismo è lì che si registrano
ancora tanti ritardi sebbene sia proprio quello il terreno su cui ci giochiamo
la partita con gli altri paesi“.
Le istituzioni culturali di tutto il mondo, infatti, stanno
operando sempre più nella direzione di una modernizzazione del patrimonio
culturale per garantire una maggior accessibilità e disponibilità dei propri
beni e “favorire l’apprendimento, l’arricchimento, e il piacere
dell’esplorazione”: questa la motivazione che ha spinto la National Gallery of
art di Washington a rendere disponibile, nei giorni scorsi, il download
gratuito di più di 35 mila opere d’arte della collezione che potranno essere
liberamente usate dagli utenti.
PENOSA REALIDAD, MAS PARECE UNA PEZADILLA DESCOMUNAL , QUE UN INFORME VERAZ DE TAL REALIDAD. PROVOCA ESCALOFRIO Y, PIENSO QUE REGALITO DEJARA DOÑA CRISTINA PARA MI ARGENTINA QUE AMO CON TODA EL ALMA. DIOS NOS LIBERE DE TANTOS BUITRES DESPARRAMADOS POR TODO EL MUNDO.
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